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I miracoli
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2004-2006
I miracoli esistono? - Per l'uomo
razionale questa è una domanda priva di senso, come lo è chiedersi
razionalmente se Dio esiste. Si può credere ai miracoli per
fede, ma nessuno può sostenere che un certo evento è miracoloso solo
perché non se lo sa spiegare. Non è possibile affermare che i
miracoli esistono (e questa pagina vuole smentire chi lo afferma)
come non è possibile negarlo. Di fronte a un fatto inspiegabile non
si deve gridare ingenuamente al miracolo, anche se fra le possibili
spiegazioni ci può essere il miracolo. Si deve continuare a
indagare...
Alcune riflessioni - I media hanno dato
ampio risalto alla canonizzazione di padre Pio da
Pietrelcina. L'aspetto sconcertante della notizia è la
motivazione: avrebbe guarito un bambino affetto da meningite
fulminante dopo che il frate gli era apparso in sogno. Guarigione
che la medicina (scienza) ufficiale non riesce a
spiegare.
Se riflettiamo un attimo, i romani consideravano
le eclissi nel bel mezzo di una battaglia un intervento divino, non
riuscendosi a spiegare il fenomeno. Se ognuno di noi fosse
proiettato nel tempo duemila anni fa, con le proprie cognizioni
potrebbe facilmente farsi credere un potentissimo mago. Bastano
queste semplici considerazioni per capire che è arbitrario
attribuire a un miracolo la nostra ignoranza (oltre che a un atto di
presunzione, come se l'uomo sapesse già tutto!). Per un altro
esempio di errore di interpretazione si legga l'articolo sull'effetto
tunnel.
Sono milioni i credenti che si sono rivolti a padre Pio:
non si capisce perché uno solo (o pochi) sia guarito. I teologi
danno spiegazioni, arrampicandosi sugli specchi, ma esiste anche
l'altra possibilità che alcune guarigioni sembrino miracolose
semplicemente perché la scienza non ha ancora capito tutti i
meccanismi del corpo umano.
A parte la discutibile posizione di voler
classificare la bontà degli uomini (servo di Dio, venerabile, beato,
santo), come se ci fosse una carriera dopo la morte e Dio avesse
bisogno di un'indicazione per premiare i migliori, possibile che non
si capisca che anziché gridare subito al miracolo bisogna cercare di
correggere la nostra ignoranza?
Il Well-being è per una religiosità moderna,
lontana mille miglia dalla superstizione. Pensare di aver ricevuto
una grazia da padre Pio quando c'era anche solo una possibilità su
cento che la realtà esaudisse le proprie preghiere è fanatismo
religioso.
Pensiamo al povero Trapattoni e al suo
allucinante proclama dopo la partita con il Messico ai mondiali
2002: "Dio esiste e ci ha aiutati, ascoltando le mie preghiere!".
Oltre al fatto che scomodare Dio per una partita a pallone è un
"sacrilegio", cosa avrebbe dovuto dire coerentemente lo stesso
Trapattoni dopo l'eliminazione con la Corea? "Ora so che Dio non
esiste perché se esistesse avrebbe ascoltato le mie
preghiere!".
Capito il trucco? Se mi salvo da un incidente
terribile è stata l'immaginetta di padre Pio che avevo sul
cruscotto, ma se passo a miglior vita, chi racconta in giro che
l'immaginetta non ha fatto il miracolo.
IL COMMENTO
Se la devozione diventa
superstizione
Secondo un sondaggio commissionato da Famiglia Cristiana il 70% degli italiani invoca i
santi. Questo primo dato sembrerebbe incoraggiante perché darebbe
una percentuale di credenti decisamente superiore a quella che va
regolarmente a messa (32%). In realtà si potrebbe supporre che la
differenza (38%) sia costituita da quelli che il Well-being chiama
neofarisei,
falsi credenti, in genere spinti alla professione di fede solo nei
momenti del bisogno o nei momenti in cui il terrore della morte e/o
del dolore li "riavvicina" alla fede.
In
effetti l'analisi del sondaggio conferma questa impressione. Infatti
fra chi invoca i santi il 31% si è rivolto a
Padre Pio,
il 25% a Sant'Antonio, il 9% alla Madonna, il 7% a San Francesco, il
4% a Santa Rita e a San Giuseppe, il 2% a Gesù, l'1% a San Gennaro,
a San Rocco, a Madre Teresa di Calcutta, a Sant'Agata e a San
Gerardo.
Grande prestazione di
Sant'Agata, San Rocco e San Gerardo che i bookmaker davano 1.000 a 1
fra i piazzati, ma cocente delusione per la Madonna e per Gesù.
Secondo logica un credente dovrebbe rivolgersi ai piani alti, a meno
che per superstizione non si rivolga a chi sembra garantirgli
l'accoglimento delle sue istanze. I teologi parlano di "fede
popolare", io la chiamerei piuttosto superstizione. |